GIO1.jpg

Chi Siamo

La nostra Storia


La nostra storia

L’inizio dell’attività di produzione di cerchi in legno risale agli anni della Seconda Guerra Mondiale ed è collegata al nome d’Alessandro allora produttore di cerchi in alluminio e legno con sede a Milano ma spostatosi con i macchinari a Guello, frazione del comune di Bellagio, per sottrarsi ai bombardamenti a cui Milano era sottoposta.

Fu in Guello che iniziò la collaborazione con Antonio Cermenati che, nel 1946, al termine del conflitto decise di portare avanti la produzione di cerchi in legno sotto il rinnovato nome di “Cerchio Ghisallo” insieme al figlio Giovanni.

La sede della Cerchio Ghisallo è sempre stata sin d’allora in Via Adua a Magreglio ad un centinaio di metri dal Santuario della Madonna del Ghisallo dove Antonio operava anche con officina meccanica.

Al termine del conflitto la produzione della Cerchio Ghisallo ebbe una crescita dovuta anche alla scarsità diffusa di materia prima, nel 1947 arrivò l’offerta da parte del Comando Australiano per una fornitura di cerchi in legno da spedire direttamente in Australia, rimane testimonianza nella fotografia accanto della spedizione al porto di Genova.

australia_side.jpg

Durante il boom economico degli anni 50 e 60 del secolo scorso diventava sempre meno conveniente produrre cerchi per bicicletta in legno in quanto l’alluminio costava sempre meno ed era possibile allestire grosse linee di produzione offrendo il prodotto ad un prezzo competitivo.

Fu solo grazie alla tenacia di Giovanni che il Cerchio Ghisallo sopravvisse a questi anni in cui la produzione venne portata avanti nonostante la scarsa redditività del prodotto, grazie alla passione di Giovanni Cermenati il Cerchio Ghisallo sopravvisse in un mercato sempre più difficile nonostante le qualità superiori del cerchio in legno riconosciute dagli stessi corridori professionisti.

In questi anni continuarono le richieste del prodotto anche dall’estero e numerosi designer e famose case di design utilizzarono i cerchi in legno per i loro progetti.

Nel frattempo il Ghisallo quale meta di rinomanza mondiale cresceva in immagine, Giovanni ebbe la fortuna di conoscere direttamente i grandi campioni quali Coppi, Bartali e Magni. In pareticolare Bartali intrattenne un rapporto di stretta conoscenza e così Magni che in futuro avrebbe fondato insieme a Giovanni il “Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo”.

Negli anni 80 del secolo scorso il figlio di Giovanni, Antonio, ereditò il testimone apportando sempre continue migliorie tecnologiche al prodotto e introducendo nuovi prodotti e parti per bicicletta.


Nell’anno 2009 la Famiglia Cermenati viene ricevuta da Papa Benedetto XVI in Piazza San Pietro durante l’udienza domenicale, viene fatto dono al papa di una bicicletta realizzata interamente in legno, il primo prototipo della futura linea telai progettata da Giovanni.

La promozione attraverso Internet e la partecipazione a fiere internazionali quali Eurobike 2012 ha fatto crescere l’esportazione verso l’estero, attualmente Cerchio Ghisallo è stato venduto e viene richiesto in Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Russia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Svezia, Norvegia,Israele, Australia, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Cina, Giapone, Stati Uniti d’America, Canada e Argentina.


E’ doveroso un accenno al mondo vintage e alla manifestazione regina, l’Eroica in Gaiole in Chianti Toscana, che ha dato un notevole contributo alla promozione dei cerchi in legno quali migliori complementi del ciclista su strade bianche.

Appassionati da tutto il mondo arrivano per visitare il laboratorio ricevendo il benvenuto di Giovanni che li introduce ai segreti dell’arte artigianale dei cerchi in legno.

Oggi al laboratorio con l’introduzione all’apprendistato di laboratorio di Roberto e Mattia, figli di Antonio, la Cerchio Ghisallo si presenta con prodotti quali il cerchio per pneumatico con anello in carbonio a rinforzo della sede della camera d’aria, i manubri in legno e in legno rinforzato acciaio e altre novità sono in arrivo per questo prodotto in “fibra composita naturale”.


“L’amico Giovanni, non solo ha continuato una bellissima tradizione ma ha dato a questi cerchi quanto di meglio un ciclista può trovare. A proposito, con i cerchi di legno io ho vinto per tre volte il Giro delle Fiandre”
— Fiorenzo Magni

IMG_0897.jpg